Riflessioni a margine del Waldorf Italia.
O meglio: perché scegliere la nostra scuola ora.
Lettera di una mamma della scuola
Quando abbiamo iscritto il nostro primo figlio alla scuola di via Clericetti, lo abbiamo fatto per varie ragioni, ma senza troppa consapevolezza. Una delle cose che a me era particolarmente piaciuta, in una estrema semplificazione e banalizzazione della pedagogia, era che avremmo fatto fare a nostro figlio una scuola che gli avrebbe insegnato, fino a quando non fosse cresciuto veramente e non fosse arrivata l’età giusta per capire da solo, che il mondo è buono. E questo concetto gli sarebbe stato insegnato attraverso le favole, le fiabe, l’arte, la musica, gli gnomi, le fate, i colori e i profumi. Oltre a tutto il resto. Dopo il primo figlio ne sono arrivati altri due, e con loro abbiamo rinnovato la nostra scelta, via via sempre più consapevole...
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